folla(fonte: Repubblica)
Questa è la fotografia dell’Italia che emerge dagli ultimi dati dell’Istat. La popolazione ha superato la soglia dei 60 milioni, ma la crescita del 5% è dovuta solo agli stranieri che hanno raggiunto il 7% della popolazione. Gli stranieri sembrano preferire le regioni del  nord e del centro, in particolare l’Emilia-Romagna (11,8 per mille), l’Umbria (10,2 per mille) e il Lazio (10,0 per mille), mentre nel sud, dove c’è meno offerta di lavoro, raggiungono appena il 2,7%.
Secondo i dati le nascite continuano a diminuire e continua ad aumentare il numero dei morti, quindi la popolazione italiana gradualmente invecchia. 
Fortunatamente ci pensano i nuovi immigrati a mettere al mondo (partorire) bambini. Il 14% dei nuovi nati è infatti cositituito da bimbi figli di coppie straniere.
Risulta anche che gli italiani non cambiano volentieri residenza all’interno del paese, infatti solo 1 milione e 350mila persone in media si spostano dalle regioni del Mezzogiorno (eccettuato l’Abruzzo) a quelle del Nord e del Centro.
Un  dato  interessante è che la struttura sociale italiana rimane fortemente incentrata sulla famiglia.  Ben 99,5% degli italiani vive in famiglia. Le famiglie registrate all’anagrafe sono 24 milioni e 905 mila circa, con un numero medio di componenti per famiglia pari a 2,4.
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In Italia la popolazione cresce grazie agli immigrati

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