installazione museale(fonte: Corriere)

La città che ospita il Colosseo, simbolo di una gloriosa civiltà passata e monumento più visitato al mondo, guarda al futuro con l’arte contemporanea. Lo scorso weekend a Roma si sono svolti: l’apertura del Maxxi, il Museo di arte contemporanea del XXI secolo; l’inaugurazione del “nuovo” Macro di via Nizza e la “Road to contemporary art“, la terza edizione della Fiera dei collezionisti d’arte (al Macro Future di Testaccio). Tra gli spazi sinuosi del Maxxi, progettati dall’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, sono allestite quattro mostre, ma a dominare è la “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis (1947-98), un’installazione di 24 metri di lunghezza, un gigantesco scheletro adagiato che accoglie nel portico i visitatori del museo. (v. foto)
Il “nuovo” Macro ideato e realizzato dall’archistar francese Odil Decq è una nuova struttura su quella già esistente, ristrutturata nella ex fabbrica Peroni. “Costruire un edificio è sempre un’avventura, ma costruire un museo a Roma è l’Avventura” spiega la Decq. “La città finalmente si è svegliata dal suo lungo sonno e ha deciso di diventare contemporanea”.

Il link è a pagamento: Corriere

Maxxi, Macro e «Road». Roma capitale dell’arte contemporanea

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