pagina di Bibbia antica(fonte: Sergio Luzzatto, Sole 24Ore)

Il fine storico Sergio Luzzatto, ora collaboratore del Sole 24Ore, ci presenta una notizia interessante. Alcuni rappresentanti di un’associazione chiamata Biblia si sono incontrati con dei funzionari del ministero della Pubblica istruzione con lo scopo di promuovere la lettura della Bibbia nelle scuole. In seguito alla firma di un accordo con il ministero, l’associazione Biblia – laica e aconfessionale – s’impegna a “progettare percorsi di lettura del testo biblico rivolti agli studenti dei diversi livelli d’istruzione”. È una buona notizia perché sembra preludere a un insegnamento “disinteressato” dell’Antico e del Nuovo Testamento: insegnamento funzionale non alla catechesi (cioè all’indottrinamento) dei bambini e dei ragazzi, ma alla loro formazione. Come non sognare una scuola italiana dove la lettura della Bibbia diventi finalmente un percorso conoscitivo, un’avventura intellettuale, un’occasione di contaminazioni culturali? E se non ora, quando? Proprio in quanto le nostre scuole tendono a farsi sempre più “miste”, accogliendo alunni delle più varie origini e fedi, il Libro delle tre religioni (Ebraismo, Cristianesimo, Islam) dovrebbe imporsi come una lettura più che opportuna: una lettura necessaria per capire chi siamo e da dove veniamo, per imparare qualcosa di profondo sulle famose “radici comuni dell’Europa”.

Per leggere l’articolo di Sergio Luzzatto, clicca qui: Sole 24Ore

La Bibbia nelle scuole

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *