manifestazione(fonte: Repubblica)
Sit-in davanti a Montecitorio (Camera dei deputati), raccolta di firme e appelli sul web, l’Italia si mobilita e la protesta, iniziata dal Popolo Viola e dal gruppo nato su facebook e conosciuto come Valigia Blu,  dilaga in tutt’Italia.  Quello che chiedono è che il presidente Napolitano non firmi il DDL (Decreto di legge) proposto dal ministro della giustizia Alfano, contro l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche e il divieto dei giornalisti di pubblicarle. La legge viene interpretata da molti come la risposta del governo agli scandali recenti che hanno coinvolto personaggi di primo piano del governo, scoperti appunto grazie alle intercettazioni. La legge che propone pene molto severe ai giornalisti che fanno circolare notizie relative alle intercettazioni  è accusata di essere un gravissimo attacco alla libeta’ di stampa e di informazione e per questa ragione è stata definita “legge bavaglio“. Cosi’ a Roma e in molte citta’ d’ Italia la parola d’ordine dei manifestanti era “imbavagliati in piazza” mentre in rete la protesta “ha dato vita ai  “ragazzi del post-it”  giovani che si fanno fotografare con un post-it sulla bocca e un cartello in cui si legge “Meno informazione = più corruzione”, no alla legge bavaglio “.
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L’Italia dice no alla ‘legge bavaglio’

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