donne con cappellini vezzosi

(fonte: Aldo Grasso, Corriere)

Che cosa succede se si intrecciano le strutture linguistiche della commedia musicale all’italiana e quelle della sophisticated comedy? Questa è la sfida di “Tutti pazzi per amore”, la fiction prodotta da Carlo Bixio per Publispei per la regia di Riccardo Milani che ora è alla sua seconda stagione e che anche quest’anno si dimostra spassosa, intelligente, non banale. Al centro ci sono cinque donne – colleghe giornaliste in una rivista femminile – e le loro avventure e sventure amorose e familiari. I momenti clou dei loro drammi sono sottolineati da famose canzoni italiane. “La scorsa stagione ‘Tutti pazzi per amore’ è stata la serie italiana più originale degli ultimi anni: un po’ commedia e un po’ musical, e poi molte citazioni, molte canzoni pop, molti balletti. ‘Tutti pazzi per amore 2’ mantiene la sua formula di successo, anzi la rafforza…” dice Aldo Grasso, il critico televisivo – tutt’altro che indulgente – del Corriere della Sera. Sul sito della Rai si possono vedere alcune puntate.

L’articolo di Aldo Grasso è a pagamento: Corriere

Tutti pazzi per amore

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